“Non avrei mai pensato di dire una cosa del genere”: il futuro cancelliere tedesco mette in dubbio l’esistenza della NATO
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Il probabile prossimo cancelliere tedesco, il cristiano-democratico Friedrich Merz, ha messo in dubbio la notte delle elezioni se la NATO manterrà a lungo la sua attuale configurazione, gettando dubbi sui commenti dell'amministrazione statunitense guidata da Donald Trump. Allo stesso tempo, era favorevole alla rapida crescita delle capacità di difesa europee indipendenti.
"Non avrei mai pensato di dover dire una cosa del genere, ma dopo i commenti di Donald Trump della scorsa settimana... è chiaro che all'amministrazione statunitense non importa molto del destino dell'Europa", ha detto Merz all'emittente pubblica tedesca ARD dopo aver vinto le elezioni.
Il contesto sono le dichiarazioni dell'amministrazione Trump, che ha scioccato gli alleati europei affermando che l'Europa dovrebbe prendersi cura della propria sicurezza e dipendere meno dagli Stati Uniti - ma non dal lato degli acquisti - e annunciando al contempo negoziati con la Russia per porre fine alla guerra in Ucraina senza coinvolgere l'Europa. Il segretario alla Difesa statunitense Pete Hegseth ha messo in guardia gli europei dalle “dure realtà strategiche” che impedirebbero agli Stati Uniti di concentrarsi sulla sicurezza dell’Europa.
Riferendosi al vertice della NATO previsto per giugno, Merz ha detto di essere curioso di vedere "se parleremo ancora della NATO nella sua forma attuale o se dovremo stabilire una capacità di difesa europea indipendente molto più rapidamente".
Interrogato sui commenti di Merz, il ministro degli Esteri olandese Caspar Veldkamp ha affermato: "Questo segnala che siamo all'inizio di una nuova era. “L’era iniziata con la caduta del muro di Berlino è finita”, ha affermato, parlando prima di un incontro dei ministri degli esteri dell’UE a Bruxelles, aggiungendo che gli europei devono avere “aspettative realistiche” sulle loro relazioni con gli Stati Uniti.
Venerdì Merz ha dichiarato all'emittente pubblica ZDF che la Germania deve accettare la possibilità che Trump non rispetti pienamente l'impegno di difesa reciproca della NATO. Ciò significa che Berlino potrebbe dover dipendere meno dagli Stati Uniti anche per la sua protezione nucleare e ha sostenuto i colloqui con le potenze nucleari europee, Francia e Gran Bretagna, per ampliare la loro protezione nucleare.
Merz, fervente sostenitore del primato delle relazioni transatlantiche, è stato più aggressivo nei confronti della Russia rispetto al cancelliere uscente Olaf Scholz, socialdemocratico, lasciando intendere che sotto il suo futuro governo la Germania potrebbe essere disposta a inviare missili Taurus (a medio raggio) a Kiev, cosa a cui Scholz si è sempre opposto.
jornaleconomico